lunedì 27 agosto 2012

Ai parenti - To relatives


Vi ho visti spesso lungo i corridoi, appoggiati al muro aspettare di poter rientrare nelle stanze.
Vi ho visti impacciati armeggiare con quelle mascherine così difficili da indossare.
Vi ho visti rincorrere i medici con una domanda disperata che non poteva più aspettare.
Vi ho visti piangere silenziosamente in disparte.
Vi ho visti uscire dalle stanze richiudendo la porta con allegria e andarvene quasi saltellando.
Vi ho visti spingere l'asta con le sacche per le infusioni nelle lente passeggiate su e giù per i corridoi.
Vi ho visti circondati dai medici sforzarvi di capire tutte le parole difficili che pronunciavano.
Vi ho visti sorridenti arrivare in reparto con piatti di cibo comprati al ristorante.
Vi ho visti vagare con gli occhi rossi cercando un lavandino per svegliarvi un po'.
Vi ho visti ringraziare uno a uno tutti gli infermieri per la loro umanità.
Vi ho visti carichi di borse fare la spola fra stanza e auto prima delle dimissioni.

A tutti voi che avete condiviso e condividete il pesante carico della malattia con inesauribile forza e volontà voglio dire, a nome di tutti noi che eravamo e siamo sui letti di quelle stanze: grazie!
Quello che avete fatto e fate per i vostri cari vale come una ulteriore terapia.

I medici curano il corpo, voi curate l'anima.

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