lunedì 29 ottobre 2012

Davanti ai fatti importanti della vita… - In front of the important things of life...


C'è chi non si scompone, incassa il colpo e procede,
c'è chi vacilla, dubita di potercela fare ma ci prova,
c'è chi depone le armi e si arrende,
poi c'è chi lavora su se stesso per conviverci.

Questi ultimi sono interessanti:
imparare a convivere con un dolore,
accostarsi al nemico per vanificarne la forza,
tenere un profilo basso e annullare ogni reazione…

Attendere sperando in un miglioramento,
senza agire per provocarlo,
osservare gli eventi,
stando fermi al proprio posto.

Prevalenza della mente sul cuore,
una idea razionale che insiste,
superando il naturale istinto
a mettersi autonomamente in salvo.

Fatalismo? Rassegnazione? Sopportazione?
Arrendevolezza? Remissività?
Come definire questo atteggiamento?
La funzione passiva sembra prevalere.

Accettare passivamente è pericoloso,
il rischio è di tollerare, accogliere,
giustificare e quindi approvare,
azzerando infine la tensione verso il cambiamento.

Le battaglie di chi affronta i propri mostri
sono tribolazioni che logorano,
meglio però la chiarezza di intenti
rispetto all'ambiguità di una quiete artificiale.



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