È destino.
Quante volte l'ho pensato?
Non ho colpa: è il mio destino.
Facile.
La vita ha il suo corso.
Altra giustificazione.
Cosa posso farci: è la vita.
Comodo.
D'accordo: se mi investe un macigno,
per forte che io sia
resto sotto… mi arrabatto
e mi sforzo, potendo, di venirne via.
Quando invece sfuggo a un impegno,
per forte che io dica che sia,
resto fermo e invoco il destino:
"È tutto già scritto, non è colpa mia…"
Sono ipocrita con me stesso?
Sì, se non reagisco.
Un primo smarrimento è concesso,
siamo umani, ma poi…
Sono giusto con me stesso?
Solo se mi riconosco, mi rialzo… e lotto.
Sennò 'sto zitto.
E non c'è destino che giustifichi i miei sbagli!
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